Indice Fiups, sale la fiducia. Ecco il futuro del mattone secondo gli operatori immobiliari
Sale la fiducia degli operatori del settore immobiliare. A dirlo l’indice Fiups, che nel primo quadrimestre del 2017 si attesta a 19,72 punti, crescendo per il terzo quadrimestre consecutivo.
Secondo l’indice, elaborato dal Dipartimento di Economia dell’Università di Parma in collaborazione con Sorgente Group e Federimmobiliare, diminuisce la percentuale di coloro che percepiscono un trend negativo (3%), contro chi rileva un miglioramento complessivo della congiuntura economica, circa il 50% del campione. La stessa quota degli operatori si dichiara convinta che tale situazione possa migliorare nei prossimi mesi.
Le risposte fornite dagli operatori intervistati indicano come, con riferimento alla prospettiva futura (orizzonte temporale a 12 mesi), si stia pienamente consolidando un sentiment in miglioramento.
Nella valutazione del primo quadrimestre 2017, gli operatori ritengono, con specifico riferimento al settore immobiliare, di essere in una fase di miglioramento. Solo meno del 4% degli intervistati ritiene che l’attività complessiva del settore immobiliare sia peggiorata.
Continua la percezione di moderata crescita per i prezzi delle case. Nel dettaglio, il sentiment dei prezzi di mercato degli immobili segnala indicazioni decisamente positive, per tutte le asset class eccezion fatta per il comparto industriale che continua a destare ancora perplessità nel settore. Tutti gli altri comparti, si muovono su un sentiero di crescita o di stabilità. Crescono nuove località italiane, in particolare il Nord Est desta le migliori aspettative in tutti i settori.
Il tempo medio di vendita rimane ancora stabile, nelle percezioni degli operatori, con una tendenza a crescere per il residenziale e una a diminuire per il commerciale, che rappresenta il comparto più dinamico. Quanto evidenziato per i tempi medi di vendita emerge anche con riguardo allo sconto medio praticato. Il comparto più attraente appare quello commerciale, mentre il settore residenziale sembra ancora in lieve affanno, indice che domanda e offerta non sono ancora perfettamente allineate. Rimane problematico il settore industriale, segno di un processo di ristrutturazione delle aziende e della mancanza di immobili dal contenuto tecnologico e dal posizionamento rispetto alle principali infrastrutture non in linea con le nuove esigenze quali, ad esempio, quelle dei magazzini dell’e-commerce.
Le due mete preferite per gli investimenti, Roma e Milano, conservano il loro primato, ma sul fronte del settore industriale nel primo quadrimestre 2017 emergono Genova, Bologna e Padova; nel settore residenziale e alberghiero Firenze condivide la seconda posizione con Milano.
In merito alle tendenze future e all’impatto della politica sull’immobiliare, gli operatori si dichiarano molto positivi sull’effetto “rilancio” delle nuove forme di finanziamento e di acquisto degli immobili, come il rent to buy e il leasing a privati.
Il sentiment immobiliare riscontrato per i futuri 12 mesi prevede una situazione migliore rispetto agli scorsi 12 mesi: quasi due terzi degli intervistati prevede il miglioramento dell’economia e quasi un terzo percepisce una situazione di stabilità; del tutto residuale (in totale 4%) la quota del campione che ha scelto le altre opzioni.
Fiups è acronomico di Federimmobiliare, Università degli Studi di Parma e Sorgente Group Spa. L’indice rappresenta la sintesi numerica del Sentiment Immobiliare. Si tratta di una valutazione che intende misurare le aspettative degli operatori del settore immobiliare, su base quadrimestrale.
Fonte: dalla rete